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Al via showREAL la campagna a favore dell’inclusione
Al via "showREAL", una campagna ambiziosa e innovativa realizzata e promossa da YAM112003, Valore D, Fondazione Diversity e OBE – Osservatorio Branded Entertainment, con l'obiettivo di rivoluzionare la rappresentazione delle persone con disabilità nei media e nella comunicazione.
L'iniziativa nasce dalla necessità di cambiare la narrazione, spesso stereotipata, eroica o pietistica, non rappresentativa o scorretta e promuovere una rappresentazione autentica delle persone con disabilità. La campagna vuole accelerare il processo di inclusione, coinvolgendo aziende e il mondo della comunicazione in questa missione di cambiamento di prospettiva.
I dati: solo l'1% di rappresentazione nelle pubblicità
I dati più recenti evidenziano che negli USA nel febbraio 2021, su quasi 450.000 pubblicità in prima serata sulla TV via cavo e via etere, solo l’1% includeva la rappresentazione di temi, immagini o argomenti legati alla disabilità (dati Nielsen Ad Intel). Eppure, le persone con disabilità rappresentano circa il 26% della popolazione negli Stati Uniti e il 24% dell’Unione Europea (dati Eurostat, 2019, Nielsen Ad Intel).
ShowREAL rompe gli schemi e si fa promotrice di una nuova realtà, chiamando le aziende ad affrontare il tema della disabilità nel marketing e nella comunicazione e a dare spazio direttamente alle persone con disabilità nelle proprie pubblicità.
È dimostrato, infatti, come un approccio più inclusivo porti significativi vantaggi alle aziende: il Diversity Brand Index 2023 mostra che in Italia il 69% della popolazione è maggiormente propensa verso i brand più inclusivi e addirittura 7 persone su 10 consigliano tali brand, con un impatto sul fatturato del +21%.
Da showREEL a showREAL
L’iniziativa – progettata con la collaborazione di un team di professioniste e professionisti con disabilità, tra cui Marina Cuollo, D&I Consultant di Diversity Lab, e Arianna Talamona, Content Strategist di YAM112003 – prende le mosse dal linguaggio visivo dei casting, gli showreel, brevi video in cui attori e attrici dimostrano le proprie capacità recitative attraverso piccole scene legate a diversi ambiti di consumo, prediligendo un approccio vero e realistico che possa rappresentare sui media ogni consumatore e consumatrice, anche con disabilità.
È così che, giocando sulla sostituzione di una semplice vocale, gli showREEL diventano showREAL.
La campagna digitale presenta un video unico nel genere di narrazione, a cui seguiranno altri contenuti social che vedono come protagonisti tre creator con disabilità: Ludovica Billi, formatrice esperta in accessibilità, inclusione e sordità, Marco Andriano, co-fondatore di una start up che ha come obiettivo quello di rendere accessibili i videogiochi alle persone cieche e Arianna Talamona, nuotatrice paralimpica e attivista per l’inclusione e la disabilità.
Nei video, i creator coinvolti si autopromuovono mostrando le proprie capacità ai reparti marketing e agenzie pubblicitarie per farsi scegliere come protagonisti e protagoniste dei loro prossimi spot, estremizzando e ironizzando alcune scene attoriali per mostrare come ogni persona con disabilità compie le stesse azioni quotidiane rappresentate negli spot di prodotto.
Diffusione su canali social e landing page accessibile
A partire dal 1 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità del 3 dicembre, la campagna sarà diffusa sui canali social dei partner di progetto. Una landing page dedicata, studiata e realizzata per essere accessibile grazie ai partner tecnici AccessiWay e Incode, ospiterà l'intero progetto "showREAL". All'interno della landing page è disponibile inoltre un toolkit completo (realizzato da Fondazione Diversity con la collaborazione di Marina Cuollo) su come affrontare il tema della disabilità nel marketing e nella comunicazione.
"Nothing about Us, Without Us"
La regola d'oro "Nothing about Us, Without Us" è la regola d’oro a cui questo progetto si ispira per contribuire alla costruzione di un mondo più inclusivo, dove la rappresentazione autentica della disabilità non sia più un’eccezione.