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YouTube e il mercato finanziario in Italia
Il mondo dei servizi finanziari (bancari, assicurativi e di investimento) occupa uno spazio importante online e in particolare nella comunicazione video.
Ciò è particolarmente evidente su YouTube, dove si collocano tra i domini di maggiore successo, in termini di search e visualizzazioni.
In Italia, infatti, vengono effettuate mensilmente oltre 3 milioni di ricerche relative ai servizi finanziari, legate principalmente a keyword come:
- Assicurazioni e prevenzione;
- Finanziamenti, prestiti, mutui;
- Investimenti, risparmi, debiti.
Contestualmente, le views legate a questi topic registrano un aumento del 66% negli ultimi tre anni.
Distribuzione delle views tra i domini
La maggior parte delle views nel settore finanziario è generata da video legati a temi bancari e agli investimenti.
Nonostante la spinta pubblicitaria e i notevoli volumi di ricerca, i topic assicurativi generano una percentuale decisamente inferiore del totale visualizzazioni, sintomo di un’offerta di contenuti scarsa e qualitativamente sotto le aspettative.
Pubblicità vs organico
La pubblicità è chiaramente dominante in questo settore. Ad esempio il 73% di tutte le views legate alle assicurazioni è generato da brevi spot pubblicitari aziendali. Il contenuto organico ha un potenziale maggiore a partire dai 10 minuti. Gli utenti sono infatti disposti a dedicare molto tempo ai video quando trattano di temi complessi e forniscono le informazioni di cui sono alla ricerca.
Qual è la tua audience?
La distribuzione demografica dell’audience varia leggermente in base al dominio.
La distribuzione di genere è sempre orientata al maschile, con uno sbilanciamento maggiore nei servizi finanziari.
Per quanto riguarda invece la distribuzione anagrafica, è omogenea per servizi finanziari e assicurazioni, mentre il settore bancario è principalmente focalizzato su un target che va dai 45 anni in su.
Brand vs creator
In totale, negli ultimi tre anni ben 430.000.000 di views sono state generate da creator.
I brand ne hanno generate solo la metà e quasi esclusivamente attraverso un ingente investimento pubblicitario. È evidente che le grandi aziende operanti in questo settore stanno perdendo una grande opportunità per orientare una grande massa di utenti, già propensi all’acquisto di prodotti bancari, assicurativi e finanziari, verso le loro proposte.
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