Il Food Delivery prende sempre più piede, così le aziende e i ristoratori che vogliono incrementare il numero dei clienti si stanno facendo in quattro per conquistare la loro fetta di mercato.
Gli operatori specializzati in Food Delivery hanno senza dubbio avuto l’intuizione geniale di capire che l’offerta di cibo pronto a domicilio sarebbe andata incontro alle necessità dei giovani lavoratori e dei professionisti con il tempo contato, che tornati a casa dopo una lunga giornata in ufficio non hanno né voglia né tempo di cucinare, ma rifiutano l’idea di saziarsi con un cibo anonimo scaldato velocemente nel microonde.
La qualità dei menù è alta e l’offerta variegata
Anche nel nostro Paese il potenziale di crescita di questo business è enorme, anche perché l’offerta ha intercettato i gusti e i bisogni dei potenziali clienti, foodie cittadini e amanti dei comfort. Pizza gourmet, hamburger, cucina etnica ed healthy food. Sul menù di Deliveroo, Foodora, Just Eat e UberEats c’è di tutto. Chi fa un ordine si aspetta di ritrovare a casa - entro mezz’ora - l’aspetto e il gusto di un piatto consumato al ristorante e di gustarlo sul divano senza il sovrapprezzo costituito da coperto e bevande. Inoltre, grazie alle gallery fotografiche allettanti che corredano ogni voce del menù e alla modalità di pagamento semplice e sicura – attraverso PayPal e carte di credito - usufruire del servizio è un vero gioco da ragazzi.
Una cena a casa non sostituisce il ristorante
La qualità del cibo distribuito dagli operatori è significativamente alta perché sono coinvolti ristoratori che “ci mettono la faccia” e a cui conviene parecchio che i clienti siano soddisfatti del servizio. Se questi ultimi saranno appagati dal servizio, infatti, sicuramente andranno anche fisicamente a cena nel locale dal quale hanno ordinato cibo. I numeri, infatti, dimostrano che i pasti ordinati a casa non sostituiscono quelli al ristorante. Il Food Delivery è piuttosto una scelta compiuta da coloro che vogliono coccolarsi con del cibo di qualità, senza l’incombenza della spesa e della preparazione del pasto. Infine, il fatto che gli ordini vengano consegnati davanti alla porta di casa, senza dover uscire, rende tutto praticamente perfetto, almeno secondo quando affermano i clienti più affezionati. E sono tanti.
Le strategie di marketing e comunicazione funzionano
I numeri parlano chiaro, in Italia il Food Delivery digitale vale 400 milioni di euro e le previsioni dicono che nel 2019 raggiungerà, nella sola città di Milano, i 500 milioni. La strategia vincente messa a punto dai vari operatori contempla l’ideazione di campagne digitali, la promozione offline - per esempio sui mezzi pubblici – per aumentare l’audience del brand, ma anche iniziative speciali messe a punto dalle aziende per conquistare il mercato:
Deliveroo ha lanciato a Londra le sue cucine fantasma
Uno dei modelli di business destinati a fare tendenza si chiama Deliveroo Editions ed è stato lanciato a Londra nella primavera del 2017. Si tratta di ristoranti fantasma, destinati solo al food delivery, che entro la fine dell’anno saranno esportati in Francia, Australia, Singapore, Dubai e Hong Kong. “Il servizio è nato con l'idea di favorire le attività già avviate che vogliono provare a conquistare nuovi mercati, offrendo loro la possibilità di gestire un centro di produzione all'estero riducendo al minimo il rischio imprenditoriale” scrive Gambero Rosso “ma la soluzione sembra destinata a prendere piede anche tra chi vuole investire nella propria città, concentrando la propria esperienza in cucina solo sul food delivery. Il concept nasce anche con l'idea di sostenere gli chef emergenti, proponendo di fatto un nuovo ruolo di scouting per Deliveroo, orientato a favorire una selezione di progetti qualificati, in grado di sviluppare piatti ideati appositamente per il delivery”. In Italia il servizio Deliveroo Editions non è stato ancora pianificato, ma probabilmente è solo questione di tempo.
UberEats ha finanziato la formazione degli chef canadesi emergenti
Nell’aprile 2017 i ristoratori in erba di Toronto sono stati invitati a un programma gratuito di formazione imprenditoriale che è stata anche una forma strategica di promozione. L'iniziativa lanciata da UberEATS ha dato la possibilità a numerosi chef emergenti di accedere a una cucina professionale completamente attrezzata e di essere affiancati nella preparazione dei piatti dai più quotati professionisti della città canadese nel settore. I piatti realizzati dai partecipanti sono stati inseriti nel menù di Uber EATS e ordinabili tramite app.
Gemellaggio Milano-Londra all’insegna del food e “fame” di cultura
Sempre nell’ambito delle strategie di comunicazione attuate dalle società che si occupano di consegne di cibo a domicilio c’è ancora Deliveroo che nella primavera 2016 ha lanciato un evento (ripetuto la primavera successiva) che ha permesso a dei cittadini londinesi di cenare virtualmente con degli abitanti di Milano grazie all’operatore di telefonia mobile Three. Il servizio di consegna di cibo ha allestito un'installazione a Londra dove i commensali potevano pranzare virtualmente con qualcuno in Italia, assaporando in entrambe le città i piatti del ristorante Rossopomodoro. La scorsa estate Deliveroo è stato protagonista di un’altra operazione off-air. Fino al 28 luglio scorso, chi ordinava un pasto riceveva gratuitamente un libro edito dalla piattaforma di crowdfunding “bookabook”.
In Giappone il pranzo te lo consegna un robot
Sempre in tema di creatività e di strategie di comunicazione che guardano al futuro segnaliamo l’iniziativa che ha visto protagoniste la società giapponese di robotica ZMP, in partnership con la società che consegna sushi a domicilio Ride On Express. Nell’agosto del 2017 hanno lanciato il robot CarriRo Delivery: un veicolo autonomo alto un metro, munito di sensori, luci e telecamere e che consegna cibo in qualsiasi momento della giornata, viaggiando a circa quattro miglia all'ora. Il robot CarriRo può trasportare fino a 60 pasti alla volta. I clienti ordinano il cibo attraverso l'app Ride On Express e lo recuperano attraverso una chiave.
Al centro i bisogni del cliente
Insomma, il business sui pasti a domicilio continuerà a far parlare di sé, complice un’offerta gastronomica di alta qualità e un servizio che non fa rimpiangere né la cucina di casa, né i piatti gourmet del ristorante. Il successo del servizio, tuttavia, dipende soprattutto dalle strategie di comunicazione e marketing messe in atto dagli operatori che si stanno evolvendo repentinamente per adattare sempre di più il servizio ai desideri dei consumatori e conquistare la leadership del mercato.